AI Atex Challenge, corsi e ricorsi, minacce e querele
Farò da giudice all’AI Atex Challenge. È un’iniziativa di Atex – attiva da anni nel mondo del giornalismo con un suo cms che si chiama MyType –, alla ricerca di buone idee da sostenere per l’applicazione delle intelligenze artificiali nel mondo del giornalismo.
Chi può partecipare?
- giornaliste e giornalisti, redazioni, editori
- scuole di giornalismo e master in giornalismo
- associazioni e organizzazioni attive nel giornalismo
Cosa serve per partecipare?
Un’idea da sviluppare nel mondo del giornalismo attraverso le intelligenze artificiali.
Che cosa si ottiene se l’idea viene scelta?
Un finanziamento in crediti AI, risorse tecniche e di progetto per creare i progetti piloti e verificare fattibilità e impatto delle idee. Le varie fasi saranno supportate da Atex, dall’analisi della proposta alla co-progettazione, fino allo sviluppo iniziale e all’integrazione.
Dove ottieni più info?
Qui
Dove e come si partecipa?
Compilando questo modulo.
Non vedo l’ora di leggere le vostre proposte e di contribuire alla scelta delle idee più interessanti.
CORSI E RICORSI
Ho preparato un corso per giornalistə, gratuito, erogato via newsletter per The Fix Media. È sulle intelligenze artificiali in redazione ed è la guida più completa che ho avuto il tempo di preparare tenendo conto della velocità con cui cambiano le cose nel mondo di queste nuove tecnologie. Esce una volta a settimana, a partire dal 26 settembre 2024. Iscriviti qui.
MINACCE E QUERELE
Chi prova a fare giornalismo in Italia fuori dai canali più protetti si trova di fronte a una serie di problemi che spesso si fa fatica a far percepire. La giornalista Sara Manisera – che per Slow News ha scritto la serie Le mani in pasta – a settembre del 2022 è stata querelata per diffamazione dall’amministrazione comunale di Abbiategrasso. La ragione della querela? Un discorso pubblico sull’infiltrazione mafiosa nel nord Italia. Il procedimento penale nei confronti di Manisera è stato archiviato a luglio del 2024 dal Giudice per le indagini preliminari di Crotone, Elisa Marchetto perché “il fatto non sussiste”. “Due anni di ansie, stress, impatti sulla salute mentale che non saranno mai risarciti”, ha scritto Manisera sul suo profilo LinkedIn.
Il gruppo investigativo di Fanpage, Backstair, invece, ha ricevuto una minaccia molto diretta attraverso una canzone pubblicata su YouTube dalla band di estrema destra Quen Reborn. “Ti credi furbo ma noi / noi sappiamo chi sei”, recita il testo della canzone “Facciamo un duello con le colt”? Il video deòl brano finisce con una serie di immagini di rapimenti. La minaccia arriva in seguito all’inchiesta Gioventù Meloniana che aveva suscitato reazioni scomposte da parte dei vertici di Fratelli d'Italia e pesanti accuse rivolte al gruppo di giornalisti che aveva lavorato all'inchiesta.
Raramente questo tipo di notizie fa breccia nel mondo mainstream; il caso di Fanpage è un po’ diverso soltanto perché l’inchiesta ha avuto enorme visibilità, ma non è che i grandi giornali "tradizionali" si siano precipitati a esprimere solidarietà o almeno a dar conto della notizia. Così, di solito questi episodi rimangono circoscritti ad ambienti ristretti, in cui ci si ritrova a esprimersi solidarietà a vicenda e cercare di fare rete per non sentire troppo il peso dello stress, delle minacce e della solitudine.
Poter fare questo mestiere serenamente, in maniera sostenibile e senza pressioni – pur con la consapevolezza del fatto che si finirà per forza di cose a dar fastidio a chi ha posizioni di potere, se il lavoro si fa bene ed è al servizio della collettività – è un obiettivo difficile da perseguire.
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